giovedì 29 gennaio 2015

PILOT + FASE #1: il tormento.

Quando il mio ragazzo con cui stavo insieme da due anni e mezzo ha deciso di tradirmi, di mentirmi e di non dirmelo fino a quando non l'avessi scoperto pressoché da sola - se non con il suo minimo contributo -, le prime reazioni che ho avuto sono state, in ordine:
  1. ho passato i primi 30 secondi fermamente convinta che fosse uno scherzo
  2. ho passato i successivi 10 minuti a ridere convulsamente 
  3. ho passato poi altri 20 minuti a fare domande un po' inutili mentre mettevo a posto la stanza
  4. sono scappata 
E quando dico che sono scappata intendo che sono scappata da casa mia, eh.
Dopo quella prima strana mezz'ora la mia vita ha cominciato ad assumere le sfumature di un grosso e confuso pianto. E basta. 

Quando ero felice, prima che il mio mondo diventasse un susseguirsi di minuti secondi in cui si avvicendano nella mia mente le immagini del mio ex? fidanzato che si scopa quella troia quell'altra, io pensavo un'unica cosa della sfera che comprende tutte le sfaccettature del tradimento:
se ti tradisce vuol dire che non ti ama, that's it.
E invece.  
Tutto si è invorticato inaspettatamente, per cui era molto facile che in un momento fossi così



E quello subito dopo invece così



Ed è bello, ed è buono fare ironia su questo mio stato attuale che oscilla come un fuscello in un'asciugatrice. 

Dopo di che: rimani un paio di giorni a distruggerti sul come quando perché a che ora di quale giorno in quale allineamento planetario sia successo, mentre lui dice e fa qualunque cosa per dirti che ha sbagliato, che ti ha sempre amato, che è capitato, che che che che



Dopo un primo medio momento di rigetto totale alle informazioni, nella tua testa prende forma il pensiero che sì devi ammetterlo, la persona che ami ti ha tradita e tu a quelle parole non sai perché dovresti crederci.

Però devi anche ammettere che in fondo tu ci credi.

Sì, lo so che è imbarazzante penoso uno schifo, ma tu ci credi un poco, là nel fondo del baratro che stai scavando tu ti cali e trovi un briciolo di speranza. 
E la speranza si sa è l'ultima a morire sinonimo di PERDONO. 

Allora: sono andata su google e ho cercato come si fa a perdonare un tradimento -sì l'ho veramente fatto e la cosa che mi ha stupito di più e che ho trovato più di unmilionecinquecentomila risultati, il che significa che almeno il doppio di unmilionecinquecentomila persone sta male quanto me.

Quali sono stati questi risultati? 


Il perdono è un percorso difficile, lungo, estenuante, il cui unico amico è il tempo e un pizzico i ottima volontà. 


E cioè devi schiattare per qualche mese, pipparti il cervello manco fosse cocaina, sopportare notti insonni, giornate di faccia gonfia e pianto, onicofagia fino all'osso. E poi forse cambierà qualcosa.

Sì perché pare assurdo ma per quanto tutte le tue amiche, le mamme delle tue amiche, i padri delle tue amiche, i sassi che trovi per strada e le sigarette che ti stai fumando tu e anche le tue amiche, ti dicano che è una merda, non ti merita, se lo fa adesso lo farà per sempre e lo devi lasciare
tu pensi un'unica cosa: 

come faccio a perdonarlo?

E questo significa che tu non pensi : oh mio Dio che schifo mi ha tradito non voglio vederlo mai più lo odio dal più profondo delle viscere. Ma soltanto: come faccio a perdonarlo?

Tu lo sai che "che schifo mi ha tradito non voglio vederlo mai più lo odio dal più profondo delle viscere" è quello che dovresti pensare. Lo sai che ti fa schifo, lo sai che non puoi perdonarlo. Ma il tuo cervello si architetta. Prende in mano tutto l'impegno che dovresti star riversando nello studio per un esame che rimanderai di altri tre mesi, e lo utilizza per cercare di capire quali sono le mosse che lo metteranno in condizione di farsi perdonare. 

Ma. E' cominciata la FASE UNO, quella del TORMENTO.


Sì invece.

La fase del tormento è brutta. Sei seduta, sei stesa, sei in ginocchio, cerchi di guardare la tv di mangiare di parlare di respirare solamente forse. E invece no, non puoi fare tutte queste cose senza tormentarti. 

Pensi a come sarebbe stato se non l'avesse fatto, come sarebbe stato se non l'avessi mai saputo, come sarebbe stato se non lo amassi ancora da permettergli di scriverti tempestivamente un messaggio ogni 30 secondi cercando di scusarsi. 
Pensi che quello che ha fatto ti fa schifo, ma pensi anche che senza di lui non ce la fai. Ed è questo il tormento. No, il tormento non l'ho cercato su google, ma credo che un po' chiunque possa sapere che etichetta affibbiargli.