domenica 1 febbraio 2015

FASE #3: distrarsi.

Tu, che sei il tipo da sesonotriste - devorimanerechiusaincasa enonpossomaivederegente, ieri hai fatto un grande passo per l'umanità: hai passato un venerdì sera con le amiche. 


ammazza oh

La cosa è andata pressoché al solito. Di  mattina ti squilla il telefono mentre tu sei nella fase 4. pipì agonizzante, in cui ti dicono che stasera dobbiamo assssssssolutamente vederci, devi asssssssolutamente uscire di casa e distrarti!

Distrarti. Come se ovviamente la cosa fosse scontata, come se io uscissi di casa e quindi il mondo mi distraesse. 
Come c'è da aspettarsi la tua prima risposta è stata "NON ME LA SENTO" alquanto scontata e molto banale; alla quale c'è la solita insistenza che da un lato da un po' di piacere, dall'altro ti viene solo da mandare tutti a fanculo 
MA alla fine decidi che magari sì, magari veramente ti distrai anche solo per dieci minuti, magari va bene, magari fai così pena a tutte che si offrono di accompagnarti, riportarti, offrirti da bere -cosa che succede effettivamente.

Allora si fa una certa e tu ti prepari. Dopo svariati giorni che non hai neanche contato, esci dal pigiama e ti butti sotto la doccia - a volte la fase del levarti il pigiama manco sussiste, perché ormai la ritieni una parte del tuo corpo, e ti ritrovi in situazioni spiacevoli. 
Impieghi circa tre quarti d'ora a restaurarti la faccia: da simil-zombie passi a un posticcio viso incartonato dal fondotinta pur di nasconderti le occhiaie scese fino al mento.

Insomma esci, e la prima ora e mezza passa bene. Finalmente parli di cose che non implichino in nessun modo la sfera della situazione sentimentale, tutti stanno attenti a non farti domande, a sorriderti a trentacinque denti, a imbottire l'aria con parole anche a caso pur di non far calare il silenzio, tu fumi una sigaretta ogni 30 secondi se sei capace di finirne una in 29, e tutto procede mediamente bene.

Fino a quando arriva lei/lui - il tuo amico apprensivo - che fa slalom tra la coltre che ti si è radunata attorno, ti tira da parte e sussurrando fa: 
ci sono novità?

E tu in quel momento pensi ma porca la - possibile che mi inviti a distrarmi e mi chiedi come va?
Sì, è possibile. Al che tu cominci pacatamente a raccontare la tua giornata tipo, ma capisci subito che non è così interessante, allora provi a sfogarti ricominciando a argomentare le cose che più ti fanno schifo di quella situazione, ma loro già lo sanno e glielo leggi in faccia.
Stai quasi per piangere quando "ecco bevi qua!" ti sparano un bicchiere di vino in mano manco fossi un alcolista in preda a una crisi d'astinenza. 



Da lì in avanti ogni cosa diventa ridondante, vorresti solo tornare a casa e rintanarti di nuovo addosso all'unico che ti capisce - il letto -, ogni persona che ti viene vicino per parlarti ti fa venire il vomito e scappare ti sembra l'unica via d'uscita. 
Ma ti trattieni fino a quando qualcuno non decide che la serata è finita e tu sei contenta di tornare nella tua misera solitudine a poter piangere di te stessa.

Scriverlo mi sembra ancora peggio che viverlo, ve lo giuro, ma è tutto semplicemente così. 

A fine serata non ti sei distratta e ti senti meglio solo quando torni a letto e leggi i suoi messaggi che ti sono arrivati mentre eri impegnata a distrarti , a cui sei felicissima di rispondere con quattro pagine di insulti ben mirati, mentre singhiozzi. 

Qualche ora dopo ti addormenti e solo poco dopo ti svegli, ovviamente dopo aver sognato lei, lei e ancora lei perché ormai è in ogni dove, un po' come Dio.



Ti rassegni a ricominciare la routine, sperando che MAI e mai più qualcuno ti inviti ad uscire, che semplicemente capiscano che il tuo non me la sento non significa velatamente pregami che sono solo un po' egocentrica ma in realtà muoio dalla voglia di venire.

Vi prego, amici di persone depresse per qualsivoglia motivo: il non me la sento significa che questa cosa di uscire... proprio non me la sento

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